A BARI IL PRIMO CONSIGLIO METROPOLITANO
“Nasce la Città Metropolitana, i cui pregi e difetti lì scopriremo solo con il tempo…. per tutti i cittadini baresi, la giornata di ieri rappresenta certamente un cambiamento. Un cambiamento istituzionale per i cittadini, un cambiamento di mentalità, spero, per i nuovi consiglieri di questo neonato organo, un cambiamento di prospettive per tutti i residenti della nuova area metropolitana”.
Con queste parole il consigliere comunale Michele Caradonna ha commentato l’esito delle elezioni del consiglio metropolitano che si sono svolte il 12 ottobre nel palazzo della Provincia di via Spalato a Bari e che hanno visto trionfare ancora una volta il Centrosinistra. “Orgoglioso di recarmi alle urne in una giornata storica per questa città e per tutti i 41 comuni che compongono la Terra di Bari – ha proseguito Caradonna – nutro una grande fiducia nel sindaco Antonio Decaro che oggi si trova a guidare non solo il Comune di Bari ma, a partire dal 1 gennaio 2015, tutta la nuova Città Metropolitana. Questo significherà rappresentare territori che hanno al loro interno assetti urbanistici e morfologici diversi, con esigenze peculiari che riguarderanno quasi un milione e duecento mila abitanti che, in questo modo, avranno maggiori servizi, grazie alla sinergia tra capoluogo e comuni i quali saranno quindi ‘in rete’. La sfida più grande, in questa prima fase, sarà organizzare il nuovo assetto burocratico partendo proprio dallo statuto, ma per fare questo noi, ancora una volta, saremo con lui”.
La città metropolitana di Bari, infatti, rappresenta uno dei maggiori 10 enti amministrativi del territorio italiano identificati dalla legge n.5 del 7 aprile 2014. Con la votazione di ieri, per la quale si sono recati alle urne 663 tra sindaci e consiglieri su 700 aventi diritto al voto, sono stati eletti i 18 componenti, espressione di diversi schieramenti, del Consiglio metropolitano, che sarà l'organo di indirizzo politico e di controllo della nascente Città metropolitana e che si occuperà, nei prossimi mesi, di redigere il nuovo statuto.