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"LE AVVENTURE…IL BALLO DELLE INCIVILTA’"

Non si tratta di una ballata per cassonetti dell’immondizia e posti auto riservati per i diversamente abili, ma di scene di vita quotidiana che purtroppo i disabili sono costretti a vedere sotto i loro occhi ogni qual volta si accingono a dover parcheggiare o a dover scendere dalla propria auto per recarsi a casa, al lavoro, a scuola o in qualsiasi altro posto. Si tratta innanzitutto di mancanza di rispetto per chi, diversamente dalla maggior parte delle persone, ha qualche disabilità. I bidoni occupano i posti riservati, gli scivoli, le strisce pedonali. Vengono posizionati ovunque, l’importante è che non tolgano posti auto a chi deve parcheggiare. In questo modo solitamente a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli, la minoranza che non ha voce in capitolo, i diversamente abili, insomma. Basterebbe un po’ di buon senso per riuscire a capire che un parcheggio ‘riservato’ ha già nel suo nome la sua ragion d’essere e non è un capriccio o un privilegio. I parcheggi per disabili, o gli scivoli,  sono degli accorgimenti normali in una società civile ed evoluta che permettono a chi magari siede su una sedia a rotelle di riuscire a tornare a casa o ad andare dal medico perché chi riesce invece a condurre una vita normale il parcheggio può trovarlo più lontano da casa o dall’ambulatorio e camminare per raggiungere la destinazione. Questo un disabile non può farlo. A quello servirebbero anche gli scivoli, ad uscire dall’auto e a salire sul marciapiede per non essere investiti da un auto senza restare poi intrappolati sullo stesso marciapiede perché lo scivolo dall’altra parte non è stato realizzato o è occupato da un’auto in doppia fila. Tutto questo invece rischia di passare inosservato e di far credere a chi deve parcheggiare che se lasciando l’auto su un posto riservato, al massimo fa un torto a qualcuno  che non ne ha diritto. Ancora peggio chi per liberare il posto alla sua macchina decide di sollevare un peso, non indifferente come quello di un cassonetto, per posizionarlo su uno stallo per disabili, (come succede nel parcheggio del cimitero di Bari). Basterebbe mettere in pratica le più elementari regole di convivenza civile e rispettare quelli che sono i divieti. Sui parcheggi per i disabili non si può lasciare l’auto. Non si tratta di posti fantasma, ma di posti che appartengono solo a determinate categorie di persone che vanno rispettate. Sulle strisce pedonali non si parcheggia, non perché ti fanno la multa ma perché quelle strisce bianche servono per far attraversare la strada ai pedoni, non sono un abbellimento al manto stradale. Davanti agli scivoli non si sosta perché si tratta di ausili indispensabili a chi deve scendere o salire sul marciapiede non solo con una sedia a rotelle ma anche con un passeggino o con il semplice carrello della spesa. Basterebbe poco per rendere la nostra città più vivibile…

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