BARI SPERIMENTA UN NUOVO TIPO DI SOSTA PER I DIVERSAMENTE ABILI

Per ora si tratta solo di una sperimentazione, ma se il sistema dovesse dare esito positivo questo nuovo tipo di parcheggi per i diversamente abili potrebbe essere esteso a tutta la città. Nei prossimi mesi il Comune di Bari sperimenterà per 45 giorni, a costo zero per l'Amministrazione,  due parcheggi personalizzati per disabili i cui assegnatari riceveranno appositi telecomandi che permetteranno di inviare una segnalazione al comando della Polizia Municipale nel momento in cui la macchina è parcheggiata nel posto prestabilito. Questo sistema farà in modo che, nel caso in cui su quel posto auto parcheggi una macchina diversa da quella del disabile autorizzato, un segnale verrà inviato ai vigili urbani che potranno sanzionare l’auto in errata sosta. 

"Finalmente una buona notizia – ha commentato il presidente dell'ANMIC (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) di Bari Michele Caradonna – da troppo tempo assistiamo ad abusi da parte di chi non ha diritto ad occupare i posti riservati ai diversamente abili. Non sono serviti a nulla i cartelli con i numeri di assegnazione che indicano che quei posti sono riservati. Non si comprende che occupare un posto per un'auto di un diversamente abile può creare un serio disagio a chi abita magari in quella strada e non ha altro posto dove lasciare la sua auto. Si tratta di persone che hanno serie difficoltà a deambulare e che quindi non possono parcheggiare lontano dalla propria abitazione. Se poi consideriamo che i posti generici adibiti ad auto con il pass sono perennemente occupati da auto in sosta con le quattro frecce o da auto in doppia fila possiamo capire ancora meglio quanto diventi impossibile in questa città vivere se si ha un handicap".

I nuovi parcheggi che saranno sperimentati dal Comune apriranno forse la strada a nuovi modi di intendere la sosta per chi ha un regolare pass che potrà segnalare direttamente e in tempo reale le infrazioni alla Polizia Municipale. "Regolamentare meglio la sosta sugli stalli per i diversamente abili – ha concluso Caradonna – permetterà anche di fare una distinzione tra chi ha realmente il diritto di parcheggiare e chi invece sta usando abusivamente un contrassegno per invalidi. Tanti sono purtroppo quelli che usano pass falsi o appartenenti a persone decedute creando nel resto della popolazione una falsa percezione della realtà. Chi ha un regolare pass ha purtroppo un reale problema. Non si tratta di un privilegio ma di una necessità. Il rispetto per il prossimo passa anche da queste piccole e grandi lezioni di civiltà. Un adulto che rispetta un posto assegnato insegnerà a suo figlio a fare altrettanto e solo allora avremo una città migliore".

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