BARI E PROVINCIALE NOTIZIEPuglia Sociale Notizie

ACCOGLIENZA SENZA FISSA DIMORA E PERSONE IN DIFFICOLTÀ

Il Comune di Bari sta per emanare un avviso utile alla formazione di un elenco di durata annuale, di enti che possano offrire soluzioni di accoglienza notturna a bassa soglia. E'  una nuova forma di accoglienza, straordinaria e temporanea, che si caratterizza con la disponibilità di nuovi posti letto da destinare alla minima accoglienza notturna e la possibilità per gli ospiti di permanere nella stessa struttura anche durante il giorno sperimentando di modelli di convivenza autogestiti, con l’attivazione di  progetti rivolti agli utenti in relazione ai bisogni e alle competenze dei singoli ospiti. Per questo tutti gli enti interessati a partecipare all’avviso pubblico, dovranno presentare, oltre alla disponibilità della struttura, una proposta progettuale che descriva le modalità con cui intendono avviare i progetti che coinvolgeranno gli ospiti e le risorse strumentali e personali che intendono utilizzare per la realizzazione degli stessi.  

Le proposte progettuali saranno valutate da apposita commissione tecnica che verificherà l’idoneità dei progetti. Ad oggi il fabbisogno stimato si aggira a non meno di 150 posti letto e l’invio degli utenti/nuclei familiari adulti, presso le strutture convenzionate, avverrà con modalità trasparenti su segnalazione del servizio sociale comunale (o in emergenza dal PIS).

 

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO E CORRISPETTIVI

 

Il servizio richiesto  potrà essere realizzata  all’interno di:

  1. Appartamenti con metratura sufficiente ad ospitare minimo sei posti letto e in buono stato manutentivo:

Gli immobili in questione dovranno avere i seguenti requisiti:

  • situati nel territorio della Città Metropolitana di Bari;
  • conformi alla normativa edilizia-urbanistica vigente;
  • conformi ai requisiti di sicurezza previsti con riferimento alla specifica destinazione d’uso;
  • dotati di impianti (elettrico, idrico, igienico sanitario, termico etc,) rispondenti alle vigenti prescrizioni legislative;
  • dotati di impianto di riscaldamento (centralizzato o autonomo);
  • in buono stato di conservazione tale da non richiedere opere di manutenzione straordinaria ostative all’immediato utilizzo.

 

Ogni Ente potrà con la stessa domanda mettere a disposizione posti anche ubicati in più strutture.

Dovrà essere garantita l’apertura della struttura h 24, con accesso consentito agli ospiti fino alle 22,30.

  • Dovranno essere assicurati servizi igienici e docce adeguati al numero di persone che si intendono ospitare;

Qualora l’Ente intenda avviare progetti di autogestione dei pasti per un numero limitato utenti per progetto, in conformità al modello relazionale del gruppo appartamento, dovrà presentare una analitica descrizione del modello organizzativo e delle risorse umane strumentale messe a disposizione ed essere dotata:

  • di cucina attrezzata in base al numero degli ospiti che si intende avviare per ogni singolo progetto sperimentale;
  • di zona attrezzata per la consumazione dei pasti;

la provvista dei generi alimentari può essere a carico degli utenti in base alle modalità organizzative proposte.

 

Nel dettaglio ed in sintesi le attività da garantire sono:

  • registrazione degli ospiti (dati anagrafici, nazionalità, entrata, data della dimissione) comprensivo della produzione di un report da inviare giornalmente alla Ripartizione Servizi alla Persona ed una relazione mensile rappresentativa della situazione del mese precedente;
  • controllo e verifica della piena funzionalità dell’efficienza degli impianti della struttura;
  • servizi di assistenza alla persona:
  • orientamento generale sulle regole comportamentali all’interno della struttura, nonché sulla relativa organizzazione;
  • supporto nell’accompagnamento ai percorsi di inclusione sociale attivati dal servizio sociale territorialmente competente;
  • informazioni sui servizi presenti sul territorio (tra cui mense comunali e/o gestite dal volontariato laico e religioso);
  • erogazione della colazione;
  • fornitura di letti ed effetti letterecci adeguati ;
  • distribuzione del materiale per l’igiene personale;
  • pulizia e sanificazione degli ambienti.

 

In termini di organico la struttura dovrà garantire:

  • 1 coordinatore in possesso di titolo di laurea come previsto dall’art.46 RR 4/2007, con esperienza di almeno un anno documentabile nella gestione di strutture di accoglienza, presente nella struttura in giorni prestabiliti e comunicati al Comune;
  • personale di custodia e di pulizia;
  • 1 operatore sociale (preferibilmente OSS) ogni 20 utenti.

Qualora l’Ente intenda avviare progetti di autogestione dei pasti, (che potrà riguardare un numero limitato per singolo progetto), dovrà essere assicurata la presenza di un responsabile da individuare eventualmente anche tra gli ospiti della struttura. 

L’Ente potrà avvalersi di operatori del volontariato, del  servizio civile, etc., a supporto del personale indicato .

L’ente resta responsabile della custodia dell’immobile e del controllo degli accessi.

L’Amministrazione Comunale ove necessario potrà assicurare la presenza periodica di psicologi, mediatori linguistici e culturali ed altre figure professionali.

A fronte delle prestazioni rese è prevista la corresponsione della quota giornaliera pro-capite, da parte dell’Amministrazione comunale, direttamente alla struttura, in sostituzione dell’utente, di € 12,50, per il sevizio di minima accoglienza notturna a bassa soglia, con la possibilità  per gli ospiti di permanere durante le ore diurne, e €15 pro die pro capite in caso siano erogate le attività aggiuntive riferite ai progetti di autogestione dei pasti come innanzi descritto.

 

Sono ammessi a partecipare soggetti privati senza finalità di lucro o soggetti del Terzo Settore e i soggetti con finalità di lucro che operano nell’ambito dei servizi alla persona:

  • le imprese sociali;
  • gli organismi della cooperazione;
  • le cooperative sociali;  
  • le associazioni e gli enti di promozione sociale;
  • le fondazioni;
  • gli enti di patronato;
  • gli enti religiosi o ecclesiastici;
  • le organizzazioni di volontariato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close No menu locations found.