A BARI I TAXI POTRANNO ACCEDERE PER LE PERSONE INVALIDE ALLE AREE O STRADE PEDONALI E ZTL. CARADONNA: SONO SODDISFATTO
Il consigliere comunale Michele Caradonna dopo anni di battaglie ha raggiunto l'obiettivo, soprattutto grazie all'intervento del sindaco Antonio Decaro che ha ovviato a colpevoli dimenticanze e alla mancanza di sensibilità da parte dell'amministrazione alle prese con un problema di facile soluzione
Dopo due anni dalla richiesta iniziale la norma non è stata inserita, come promesso dell'assessore alle Attività economiche, Carla Palone, nel nuovo regolamento dei taxi. "Si tratta di un beneficio per le categorie svantaggiate raggiunto dopo non poche difficoltà", racconta Caradonna sottolineando come la richiesta sia stata effettuata a marzo 2015 "e poi reiterata per mesi di fronte a promesse che non sono poi state mantenute da parte dell'assessore".
"Mi lascia sempre più perplesso che per garantire ai diversamente abili diritti essenziali sia necessario sempre dover fare delle lotte estenuanti, attraverso continue richieste, appelli, tanto da sembrare a volte ridondanti", aggiunge Caradonna, rammentando un'altra battaglia vinta col Comune di Bari. "Per l’attivazione del bus navetta all'interno del cimitero, utile ai diversamente abili, agli anziani e non solo, ho dovuto impiegare ben due anni di dibattiti in consiglio comunale sull’argomento. Per poter accedere a delle informazioni riguardanti l'occupazione dei diversamente abili all'interno del Comune poi, il dirigente chiede più tempo perché i dati da me richiesti sembrerebbero essere troppo complessi da reperire".
"Le difficoltà riscontrate ogni qual volta si parli di disabilità per la Città di Bari, oggi nel 2017, mi fa pensare che siamo davvero ancora molto lontani da costruire una società civile qui a Bari – sostiene Caradonna – Per garantire diritti essenziali come la mobilità per i diversamente abili è necessario che il singolo consigliere si armi di pazienza e caparbietà per attenzionare la questione per almeno 6-7 mesi, quando invece ancor prima, in fase di progettazione di ogni singolo intervento, l’attenzione dovrebbe essere già rivolta anche ai cittadini disabili, che forse non protestano, ma esistono e qualche volta sarebbe opportuno ricordarsene". "L’obiettivo autonomia per le persone in difficoltà sembra davvero a volte un miraggio, ma bisogna continuare ad insistere", conclude.