REVOCA PRESTAZIONI DI INVALIDITÀ CIVILE: L’INPS VUOLE PREMIARE I MEDICI CON INCENTIVI ECONOMICI
L’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (ANMIC) accusa: “E’ un sistema eticamente ingiusto e inaccettabile, che crea un oggettivo conflitto di interessi fra medico legale Inps e i diritti del cittadino disabile esaminato” Sembra incredibile, ma come si è purtroppo appreso dal giornale “Il Fatto quotidiano” l’Inps – con la Determinazione presidenziale n. 24 firmata dal suo Presidente Boeri riguardante il “Piano delle Performance 2018-2020” – riconoscerà un sostanzioso incentivo economico ai medici dell’area medico-legale in base a quante prestazioni per malattia e invalidità riusciranno a revocare. In pratica, la loro efficienza sarà valutata anche in base a quanto faranno “risparmiare” l’Istituto, tagliando o abbassando il grado di invalidità da riconoscere durante le visite di accertamento. Il Presidente nazionale ANMIC Nazaro Pagano denuncia : “E’ scandaloso creare un sistema nel quale si premiano con forti aumenti della retribuzione i medici legali Inps che negheranno legittimi diritti a cittadini con disabilità, innescando in tal modo sfiducia nei loro giudizi, a causa dell’oggettivo conflitto di interessi che si verrà a creare. I medici legali devono poter decidere solo in base a scienza e coscienza. Come associazione di rappresentanza e tutela delle persone con disabilità chiediamo all’Inps che tale disposizione venga subito ritirata perché eticamente inaccettabile. Gli obiettivi di bilancio dell’Istituto- dichiara la ANMIC – non possono essere raggiunti violando norme deontologiche dei medici a scapito di migliaia di cittadini indifesi”.