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ASSEGNO DI CURA “IN TILT LA PIATTAFORMA E INFORMAZIONI FUORVIANTI”

Michele Caradonna, presidente ANMIC Bari: “Dipendenti dell’Asl subissati di telefonate e mail per errore della Regione. Procedura solo telematica: pena la esclusione dal beneficio.

Il sostegno economico non è per tutti: avverrà fino a esaurimento del fondo. E comunque 800 euro mensili da gennaio a luglio sono una miseria, soprattutto in tempo di Covid”

La piattaforma è andata in tilt già dalla prima mattinata, quando le persone con disabilità hanno provato a registrarsi, all’indirizzo bandi.pugliasociale.regione.puglia.it, per iniziare la procedura telematica stabilita dalla Regione Puglia per ottenere il contributo in favore di persone in condizione di gravissima non autosufficienza.

LA REGIONE PUBBLICA (SBAGLIANDO) L’ELENCO DEI RUP ASL – CREANDO IL CAOS TRA L’UTENZA E I DIRIGENTI CITATI CHE SI SONO RITROVATI SUBISSATI DA MAIL E TELEFONATE – PUR NON AVENDO RESPONSABILITÀ NELLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA.

Quel che è ancora più incredibile, dovuto alla poca chiarezza del bando, è che molte persone si sono riversate alla ricerca della verità o dell’aiuto nella compilazione della domanda, alle Asl/Distretti (come da segnalazioni ricevute) tratti in inganno dai riferimenti di contatto presenti nel bando” “la ricerca di questa sicurezza è dettata anche dalla necessità e dalla disperazione, vista l’inutile attesa a cui sono stati soggetti per il ritardo del bando straordinario che poi tanto straordinario non è visto che non esiste quello ordinario”.

La fase della presentazione delle domande segue l’avviso per la richiesta di un contributo economico, definito straordinario Covid-19, in favore di persone in condizione di gravissima non autosufficienza, assistiti presso il proprio domicilio, per i quali intervenga un caregiver familiare o altre figure professionali da cui i disabili dipendono in modo vitale. Possono presentare domanda le persone che siano residenti in Puglia almeno dal 1 gennaio 2020 e che siano in possesso del requisito di condizione di gravissima non autosufficienza così come definita ai sensi dell’articolo 3 commi 2 e 3 del Decreto interministeriale 26.09.2016 di disciplina e riparto del Fondo nazionale per la non autosufficienza 2016 .

“È incredibile – afferma Michele Caradonna, Presidente ANMIC Bari, nonché componente della Giunta Nazionale e referente per la Puglia sul Tavolo delle Disabilità regionale – che il portale di un ente regionale non abbia la capacità di gestire la contemporaneità degli accessi. Era scontato che in massa si sarebbero riversati on line, visto che è l’unica modalità, come previsto dal bando, di presentare le istanze, pena la esclusione. E’ un contributo tutt’altro che straordinario – spiega Caradonna – che non è per tutti, visto che sarà erogato fino a esaurimento“.

Per l’ANMIC non è più procrastinabile la nuova programmazione che permetta per il futuro l’istituzione di un Fondo quanto più possibile adeguato a soddisfare tutte le richieste ammissibili.

“Ci viene ripetuto – continua Caradonna – che il Fondo ha risorse limitate, che è stato già incrementato, ma evidentemente l’apparto tecnico amministrativo regionale e l’apparato politico non riescono a garantire il diritto all’assegno di cura. E’ scelta politica stanziare risorse che si sanno essere insufficienti piuttosto che fare tagli su altre tipologie di spese. Ridurre l’importo, con mesi di ritardo nell’erogazione, è umiliante. Umiliante per le persone con disabilità, per i nuclei familiari e anche per le associazioni che hanno spinto per l’aumento.

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