La didattica a distanza penalizza gli alunni con disabilità
L’80% degli alunni con disabilità non può accedere alle lezioni di didattica a distanza. Ma il Governo centrale sembra ignorare tutte le problematiche che da ormai un anno affliggono i bambini e i ragazzi fragili a cui di fatto è impedito in diversi casi di frequentare le scuole.
Si è occupato del delicato tema della didattica a distanza per gli alunni con disabilità il prof. Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC durante la trasmissione ANMIC Informa del 19 marzo.
“Forse ancora una volta non si sono comprese correttamente le esigenze degli alunni con disabilità – spiega il prof. Nazaro Pagano – il ministero ha inteso far frequentare le scuole in presenza. Bene. Gli alunni per non essere soli e isolati in classe, sempre secondo le indicazioni del ministero dovrebbero essere accompagnati ogni giorno da alcuni compagni a turnazione, per essere di supporto e aiuto in una scuola che vuole essere inclusiva. Il problema è che come al solito ci sono diverse interpretazioni. Molti dirigenti scolastici non stanno applicando queste indicazioni. Non consentono quindi agli alunni con disabilità di frequentare in presenza oppure vietano l’ingresso agli altri compagni”.
Le segnalazioni fatte direttamente ad ANMIC
Numerose richieste di interventi ci sono giunte da diversi comuni e province.
“Abbiamo raccolto diverse richieste da parte dei genitori di alunni con disabilità- spiega il prof. Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – Le presenteremo direttamente al Ministero dell’Istruzione. Il problema è che l’applicazione di quel direttiva è comunque a discrezionalità da parte dei dirigenti scolastici. Ancora una volta le persone con disabilità soffrono in modo esponenziale rispetto all’emergenza pandemica e ancora una volta dobbiamo constatare che sono diversi i livelli di intervento sul territorio nazionale. Il governo deve avere la capacità di prendere una posizione chiara e decisa e di imporre a tutti i dirigenti di uniformarsi alle direttive stabilite o altrimenti gli alunni con disabilità soffriranno ancora di più.
L’80% degli alunni con disabilità non può accedere alle lezioni di didattica a distanza per diversi motivi. Scarsezza della rete digitale, scarsezza del mezzi tecnologi, scarsezza di attitudine a seguire le lezioni a distanza, una mancanza di preparazione da parte degli insegnanti.
La crisi endemica sta mettendo a dura prova le persone con disabilità. Non si può restare sordi al grido di dolore dei genitori che non hanno potuto portare i propri figli con disabilità a scuola perchè i dirigenti lo hanno vietato. L’autonomia è una gran bella realtà ma non deve creare discriminazioni. La Costituzione garantisce l’uguaglianza di tutti i cittadini. Non possiamo però lasciare queste decisioni così importanti ad una miriade di enti o istituzione, deve essere il governo centrale, il ministero a decidere. Questa non è una sconfitta, è una sfida. Continueremo a sottolineare questi problemi e queste carenze con chi può e deve risolvere questa situazione. Non è solo la scuola, è tutto il sistema di welfare che deve cambiare”.
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