Discriminazioni nei centri estivi nei confronti di minori disabili, che fare?
“In questa puntata voglio parlare di violazione dei diritti umani e delle discriminazioni nei centri estivi nei confronti dei bambini con disabilità”. Le parole del prof. Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC durante la trasmissione ANMIC informa andata in onda il 29 giugno su radio ANMIC 24.
I centri estivi per minori
Dopo la chiusura delle scuole e quindi almeno per i due mesi successivi e cioè giugno e luglio, i bambini proseguono le loro attività solitamente nei centri estivi. Ci sono diverse città in cui esistono centri dedicati ai minori con disabilità ma ce ne sono molte altre in cui non vi è questa possibilità. Come si organizzano quindi i genitori che lavorano? Quali prospettive di aggregazione sociale possono dare ai loro figli per evitare che l’estate si trasformi in un incubo? Cosa fare in caso di discriminazioni nei centri estivi? Ne ha parlato il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC a seguito delle diverse segnalazioni arrivate ai centri Antidiscriminazione dell’associazione.
Discriminazione nei confronti dei bambini nei centri estivi, ANMIC denuncia la violazione dei diritti umani
“Chi vieta la partecipazione dei bambini disabili ai centri estivi – spiega il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – non comprende i disagi per le famiglie di questi bambini. Cosa fare per scardinare questa barriera culturale? E’ assurdo, ma purtroppo accade sempre più spesso che a questi bambini sia vietato frequentare i centri estivi, comunali, sportivi o delle parrocchie. Nel corso di queste ultime settimane il centro Antidiscriminazione ANMIC ha ricevuto diverse segnalazioni. Purtroppo la situazione è diffusa su tutto il territorio”.
La richiesta di un contributo extra nel caso di un minore disabile nel centro estivo
“Richiede di pagare di un contributo aggiuntivo per un assistente in caso di minore con disabilità – prosegue il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – è un atto ignobile. Riteniamo che ciò rappresenti una violazione dei diritti umani. La legge n. 67 del 2006 sancisce il diritto di chi vive una situazione di disabilità di non essere discriminato soprattutto nei contesti di cui oggi stiamo parlando e soprattutto in caso di minori. Gli stessi gestori di questi centri delegano ai compiti di assistenza le stesse famiglie. Ogni centro dovrebbe includere anche l’accesso ai bambini con disabilità. Chi non lo fa sbaglia sia da un punto di vista legale che personale. C’è anche chi accetta il bambino ma poi lo ghettizza”.
Pagano: “Se un bambino con disabilità non viene accettato in un centro estivo segnalatelo ad ANMIC”
“Vogliamo dire alle famiglie – conclude il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – di segnalarci queste preclusioni, questi pregiudizi ai nostri centri antidiscriminazione o a qualsiasi nostro ufficio provinciale per agire immediatamente affinché si cambi registro. Purtroppo spesso le risposte di questi centri potrebbero non essere tempestive. Sicuramente saremo in grado di fornirvi un consiglio legale su come agire. e E seguiremo con voi l’evolversi della vicenda”.
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