ANMIC Bari, la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità celebrata con uno dei corsi di formazione tenuto dall’ente
ANMIC Bari continua con i suoi corsi di formazione. In questo caso, con il seminario di lunedì 5 dicembre 2022, l’ente ha deciso di celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, tenutasi il 3 dicembre, come ha sempre fatto da quando è nato: lavorando al meglio per migliorare la vita delle persone con disabilità.
Non c’è, infatti, modo migliore per onorare una giornata istituita nel 1992 dall’ONU. È giusto continuare a promuove i valori e a individuare come impegno primario il superamento delle barriere fisiche, cognitive, sensoriali e culturali, ma non solo. ANMIC, infatti, ha sempre avuto come obiettivo quello di occuparsi di tutto ciò che rende la vita delle persone disabili ancora più difficile da affrontare.
La Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità ha lo scopo di sensibilizzare sul tema del diritto universale a prendere parte attivamente ad ogni ambito della vita sociale. Un modo per stimolare il dibattito ed il confronto sulla necessità di dar luogo ad una società equa e dialogante. Un mezzo per contribuire al superamento di ogni forma di razzismo e di esclusione. La sede provinciale dell’ANMIC ha deciso di condensare tutto questo continuando a formare al meglio tutti coloro che operano con l’ente.
Da sempre in prima linea per difendere e tutelare le persone con disabilità, l’ente barese ha deciso che la maniera migliore per onorare tale giornata era una sola: continuare a lavorare come sempre fatto per i restanti 364 giorni dell’anno.
ANMIC Bari corsi di formazione indirizzati agli operatori del settore
ANMIC Bari ha deciso di investire sulla formazione di coloro che hanno a che fare quotidianamente con l’ente. È per questo che oramai da anni, vengono organizzati, in sede, dei Corsi di In-formazione per gli addetti ai lavori. Medici, avvocati, insegnati di sostegno, assistenti sociali e volontari che collaborano con l’ente sono invitati a partecipare, così da essere pronti e preparati nel loro lavoro.
Casualmente quest’anno uno degli appuntamenti di formazione è coinciso proprio nel periodo in cui si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, coincidenza che ha dato ancora maggiore significato al laboratorio organizzato presso la sede di Bari, un approfondimento sul mondo del lavoro per le persone con disabilità.
Corsi di In-formazione organizzati dalla sede provinciale dell’ANMIC di Bari
Il Presidente Caradonna, è intervenuto durante il corso ricordando la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità come strumento di interpretazione e status giuridico ai sensi della legge UE. La Convenzione non riporta la definizione di “disabilità”, bensì che “la disabilità è un concetto in evoluzione e che la disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri”; pertanto, indipendentemente dall’evoluzione della definizione stessa di “disabilità”. Questo documento resta sempre attuale.
La Carta dei diritti fondamentali, inoltre, include due riferimenti espliciti alla disabilità: l’art. 21 della Carta inserisce la disabilità fra le cause di discriminazione che devono essere vietate, l’art. 26, “Inserimento delle persone con disabilità” recita: “L’Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità”.
ANMIC Bari corsi di formazione: I diritti fondamentali delle persone con disabilità
Da qui è venuto naturale, per Caradonna, ricordare il concetto di reasonable accommodation, cioè “accomodamento o soluzione ragionevole”, nato negli Stati Uniti quale riconoscimento giuridico dell’obbligo per i datori di lavoro di favorire le pratiche religiose dei dipendenti, a condizione che ciò non comporti gravi disagi all’attività lavorativa, concetto che si è poi diffuso all’ambito della disabilità. La citata Convenzione ONU considera quale accomodamento ragionevole “le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un carico sproporzionato o eccessivo, ove ve ne sia necessità in casi particolari, per assicurare alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali” (art.2).
Un richiamo agli accomodamenti ragionevoli è previsto anche nell’art. 27, lett. I) per cui gli Stati Parti devono garantire e favorire l’esercizio del diritto al lavoro per tutti, prendendo appropriate iniziative – comprese le misure legislative – “in particolare al fine di garantire che siano forniti accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro”.
Caradonna, partendo da diritti fondamentali, ha poi aperto una riflessione con i convenuti al seminario, ricordando la Legge 68/1999, che promuove l’integrazione delle persone disabili nel Mercato del lavoro attraverso azioni di sostegno e di collocamento mirato, con strumenti di inserimento personalizzato, tenendo conto delle particolari esigenze di questa categoria di cittadini. Se ci fossero più controlli questa legge verrebbe realmente applicata e dato seguito alle assunzioni obbligatorie, così da incentivare la crescita della specifica domanda di lavoro per i lavoratori disabili e di valorizzare e residue capacità lavorative dei soggetti.