Legge di Bilancio: in arrivo l’ennesima delusione per le Persone con disabilità
Nella puntata odierna di ANMIC Informa, trasmessa su Radio ANMIC24 e ANMIC24 TV, il Professor Nazaro Pagano, presidente della rete associativa nazionale ANMIC, ha affrontato i temi relativi alla legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento, evidenziando le criticità e le preoccupazioni che essa genera rispetto alle politiche sociali e alle misure destinate alle persone con disabilità.
Il Professor Pagano ha rilevato che la manovra economica presenta risorse limitate e interventi frammentati, incapaci di rispondere in modo strutturale alle esigenze delle famiglie e dei cittadini più fragili. «Non possiamo dirci soddisfatti», ha affermato, ricordando che ANMIC aveva già espresso, ancor prima della pubblicazione del testo, le proprie perplessità circa l’assenza di provvedimenti concreti e la scarsa attenzione ai bisogni reali delle persone con disabilità.
Riforma della disabilità e risorse insufficienti
Il Professor Pagano ha ricordato che l’Italia è impegnata in una riforma complessiva del sistema della disabilità, ma senza risorse adeguate tale percorso rischia di restare incompiuto.
«Stiamo costruendo un bellissimo quadro normativo – ha detto – ma se le leggi non sono accompagnate da fondi reali diventano strumenti inapplicabili. Le famiglie e le persone con disabilità hanno bisogno di misure concrete, non di promesse».
Ha poi espresso profonda delusione per l’assenza, anche in questa legge di bilancio, di interventi volti all’aumento degli assegni e delle pensioni di invalidità, definendo questa mancanza «un segnale drammatico».
Controlli sulla Legge 104: “No alla caccia alle streghe”
Un altro tema affrontato dal Professor Pagano riguarda l’inasprimento dei controlli previsti dalla Legge 104. Secondo la nuova impostazione, i datori di lavoro del settore pubblico potranno richiedere accertamenti sanitari per verificare la permanenza dei requisiti dei dipendenti che usufruiscono dei benefici.
Il Professor Pagano ha espresso forte contrarietà alla misura, definendola una «caccia alle streghe» che rischia di colpire persone già in condizione di fragilità. «I controlli devono riguardare l’effettiva prestazione di assistenza, non la permanenza dei requisiti sanitari», ha dichiarato, ricordando che i cittadini con disabilità sono già sottoposti da anni a verifiche accurate e periodiche. Il tema della disabilità non può essere affrontato solo per ottenere consenso politico.
«È tempo di passare dalle parole ai fatti concreti – ha affermato – per migliorare la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. L’Italia deve uscire dalla logica dell’emergenza e costruire un sistema di tutele stabile e realmente inclusivo».
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